«Lo confesso: io non ho vissuto e non vivo la mancanza di fede con la disperazione di un Prezzolini (…) ma l’ho sempre sentita e sento come una profonda ingiustizia che toglie alla mia vita, ora che ne sono al rendiconto finale, ogni senso! Se è per chiudere gli occhi senza aver saputo di dove vengo, dove vado, e cosa sono venuto a fare qui, tanto valeva non aprirli. (…) Questa è una dichiarazione di fallimento» – Così scriveva Indro Montanelli (1909-2001) il 28 febbraio 1996 sul Corriere della Sera.
Ma Gesù dà un senso ad ogni cosa, alla vita e perfino alla morte, come viene spiegato in questa omelia.
Omelia proclamata il 29 marzo 2020, 5ª domenica di Quaresima, quando si legge il Vangelo della risurrezione di Lazzaro (Gv 11,1-45), a Roma nella Basilica di San Pietro.
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Dio non ha le nostre ripugnanze.
